Negli ultimi mesi, l’area dei Campi Flegrei è tornata sotto i riflettori a causa di un’intensificazione dell’attività sismica e del fenomeno del bradisismo, che provoca il sollevamento e l’abbassamento del suolo. L’evento più significativo si è registrato il 20 maggio 2024, quando un terremoto di magnitudo 4.4, con epicentro nella Solfatara, ha scosso la zona, rappresentando il sisma più forte degli ultimi 40 anni.
I Campi Flegrei rappresentano un’area di straordinario interesse geologico, ma anche una delle zone a più alto rischio vulcanico del Mediterraneo. Mentre l’attività sismica continua a essere monitorata dagli esperti, diventa essenziale implementare misure concrete per garantire la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei più giovani.
I rilevatori di CO₂ nelle scuole potrebbero diventare un alleato fondamentale nella prevenzione, contribuendo a monitorare un fenomeno che, se trascurato, potrebbe mettere a rischio la popolazione scolastica della zona rossa. Resta ora da vedere se e quando le istituzioni decideranno di adottare questa misura, trasformando un’idea in un intervento tangibile per la sicurezza pubblica.