Un viaggio tra misteri archeologici e indagini sul crimine

18 Settembre 2025
Un viaggio tra misteri archeologici e indagini sul crimine
Quando si parla di cold case, il pensiero va subito a crimini irrisolti e indagini che, dopo anni o decenni, vengono riaperte grazie a nuove tecnologie o testimonianze. Tuttavia, a Ercolano, questo concetto ha assunto un doppio significato, abbracciando sia il mondo dell’archeologia che quello delle indagini giudiziarie.
Recentemente, infatti, nella città campana sono stati riaperti due casi “freddi”: il primo riguarda la riscoperta di un antico scheletro sepolto dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., mentre il secondo coinvolge vecchie faide camorristiche, con l’obiettivo di portare giustizia alle vittime di omicidi rimasti irrisolti per anni.
Nel cuore del Parco Archeologico di Ercolano, una nuova indagine scientifica sta cercando di far luce su un antico mistero: il ritrovamento dello scheletro di un giovane di circa 20 anni, scoperto oltre 60 anni fa all’interno della Stanza del custode nel Collegio degli Augustali.
Gli archeologi stanno analizzando i resti utilizzando tecniche avanzate di scansione e datazione per comprendere chi fosse e perché si trovasse in quel luogo al momento dell’eruzione del Vesuvio.
Le ipotesi sono molteplici:
L’uso delle più moderne tecnologie potrebbe fornire nuove risposte su uno degli eventi più tragici dell’antichità e aggiungere dettagli alla storia di Ercolano al tempo dell’eruzione del 79 d.C.
Oltre al fascino dell’archeologia, il concetto di cold case a Ercolano è stato applicato anche alle indagini sulla criminalità organizzata. Negli ultimi anni, infatti, le autorità hanno riaperto diversi fascicoli su omicidi legati alle faide di bande criminali tra Ercolano e Torre del Greco, risalenti a decenni fa.
Grazie a nuove testimonianze e avanzate tecniche investigative, i magistrati stanno facendo luce su crimini precedentemente rimasti irrisolti, portando all’identificazione e all’arresto di alcuni responsabili.
Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) hanno messo in evidenza:
L’obiettivo delle indagini è rendere giustizia alle vittime e alle loro famiglie, facendo emergere la verità su episodi di violenza che per troppo tempo sono rimasti avvolti nel silenzio.
I cold case di Ercolano mostrano due volti della ricerca della verità: da un lato, il desiderio di ricostruire la storia antica, dando voce alle vittime dell’eruzione del Vesuvio; dall’altro, la lotta contro l’impunità criminale, per riportare giustizia a chi ha perso la vita nelle faide camorristiche.
Che si tratti di un giovane sepolto dalla lava duemila anni fa o di un omicidio mai risolto, la ricerca della verità continua a essere un motore fondamentale per la scienza, la giustizia e la memoria collettiva.
Ercolano, città dalle radici profonde e dalla storia complessa, dimostra ancora una volta come il passato – recente o remoto – possa sempre riservare nuove scoperte e chiedere risposte.