Pianure della Campania

In questo articolo esploreremo le principali pianure della Campania, analizzandone le caratteristiche geografiche, il ruolo storico e la loro importanza per l’agricoltura e l’urbanizzazione della regione.

Indice

Quando si pensa alla Campania, l’immaginario collettivo si concentra spesso sulla sua costa spettacolare, sui monti che circondano il Vesuvio o sulle isole affascinanti del Golfo di Napoli. Tuttavia, un elemento fondamentale della sua geografia è rappresentato dalle pianure, che da secoli sono il motore agricolo ed economico della regione.

Le pianure campane, come la Pianura Campana, la Piana del Sele e l’Agro Nocerino-Sarnese, si distinguono per la loro fertilità straordinaria, dovuta sia ai depositi vulcanici sia alle alluvioni dei fiumi che le attraversano. Queste terre hanno reso possibile la coltivazione di prodotti d’eccellenza, come la mozzarella di bufala, il pomodoro San Marzano e tanto altro ancora..

Le pianure della Campania

La Campania è caratterizzata da diverse aree pianeggianti che si estendono tra il litorale, le valli interne e le zone vulcaniche.

Queste pianure non solo offrono terreni fertili per l’agricoltura, ma sono anche sede di importanti insediamenti urbani e industriali. Di seguito, analizziamo le principali pianure della regione.

Pianura Campana

La Pianura Campana è la più grande della regione e una delle più fertili d’Italia. Si estende dal fiume Garigliano fino alle pendici del Vesuvio e dei Monti Lattari, comprendendo città come Caserta, Aversa, Giugliano in Campania e Napoli nord.

Grazie ai depositi di origine vulcanica e alluvionale, questa pianura è stata chiamata “Campania Felix” dai Romani, per la sua incredibile fertilità. Ancora oggi è un’area cruciale per la produzione agricola, con coltivazioni di ortaggi, frutta e prodotti tipici come il pomodoro San Marzano e la mozzarella di bufala.

Comprende i territori di Napoli (parte nord), Caserta, Capua, Santa Maria Capua Vetere, Aversa, Acerra, Caivano, Frattamaggiore, Giugliano in Campania e Castel Volturno.

Piana del Sele

La Piana del Sele si trova nella parte meridionale della Campania, lungo il corso del fiume Sele, vicino al Golfo di Salerno. Questa pianura, in passato caratterizzata da estese zone paludose, è stata bonificata ed è oggi una delle aree agricole più produttive della regione. Anche se si trova più a sud, nel Cilento, è possibile vedere la Cascata Capelli di Venere: una delle cascate più belle della Campania.

È particolarmente famosa per la produzione della mozzarella di bufala campana DOP, oltre che per ortaggi e frutta. Il clima favorevole e la ricchezza d’acqua rendono questa zona ideale per l’agricoltura intensiva.

Comprende i territori di Battipaglia, Eboli, Paestum, Capaccio, Pontecagnano Faiano e Bellizzi.

Agro Nocerino-Sarnese

L’Agro Nocerino-Sarnese è una pianura situata tra i Monti Lattari e il Vesuvio, attraversata dal fiume Sarno. È una delle zone agricole più fertili della regione, famosa soprattutto per la coltivazione del pomodoro San Marzano DOP, un prodotto simbolo della Campania.

Oltre all’agricoltura, questa pianura ha un’elevata densità abitativa, con numerosi comuni sviluppatisi lungo il corso del fiume.

Comprende i territori di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Sarno, Scafati, Angri, San Marzano sul Sarno e Sant’Egidio del Monte Albino.

Agro Aversano

L’Agro Aversano è un’area pianeggiante situata nella provincia di Caserta, con Aversa come città principale. Un tempo caratterizzata da paludi e terreni umidi, è stata bonificata ed è oggi una zona agricola di rilievo, ma anche fortemente urbanizzata.

L’agricoltura è ancora presente, con coltivazioni di ortaggi e frutta, ma l’espansione edilizia ha trasformato profondamente il paesaggio.

Comprende i territori di Aversa, Lusciano, Trentola Ducenta, San Marcellino, Casaluce, Teverola, Carinaro e Villa di Briano.

Area Nolana

L’Area Nolana è una pianura situata intorno alla città di Nola, caratterizzata da terreni estremamente fertili grazie ai depositi vulcanici del Vesuvio.

Questa zona è storicamente un importante snodo commerciale e agricolo, con la produzione di ortaggi, frutta e vigneti di pregio. Ospita anche siti archeologici e storici, tra cui i resti dell’antica Nola romana.

Comprende i territori di Nola, Cimitile, Cicciano, Camposano, Marigliano, San Vitaliano, Saviano e Scisciano.

Valle Caudina

La Valle Caudina prende il nome dall’antico popolo dei Sanniti Caudini, una delle cinque tribù che componevano la confederazione dei Sanniti, una popolazione italica che abitava l’Appennino centro-meridionale prima della conquista romana.

Il nome “Caudina” deriva dalla città di Caudium, l’antica capitale dei Caudini, situata probabilmente nei pressi dell’attuale Montesarchio, in provincia di Benevento. Questa valle fu il teatro della celebre Battaglia delle Forche Caudine, avvenuta nel 321 a.C., durante la Seconda Guerra Sannitica, in cui i Sanniti sconfissero l’esercito romano infliggendogli una delle umiliazioni più note della storia militare di Roma.

La Valle Caudina è una pianura alluvionale situata tra le province di Benevento e Avellino, circondata dai Monti del Partenio e dal Taburno. È attraversata dal fiume Isclero e ha una forte vocazione agricola, con uliveti e vigneti che producono oli e vini di qualità.

Comprende i territori di Airola, Montesarchio, Arpaia, San Martino Valle Caudina, Rotondi, Cervinara e Pannarano.

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