Fiumi della Campania

In questo articolo esploreremo i principali fiumi della regione, scoprendo la loro importanza storica e ambientale, e cosa si può vedere lungo i loro corsi.

Indice

Se dovessi pensare ai paesaggi della Campania, probabilmente ti verrebbero in mente il mare, le colline e il Vesuvio. Ma c’è un elemento fondamentale del territorio di cui si parla poco: i fiumi. Eppure, senza di loro, la regione non sarebbe quella che conosciamo oggi.

I fiumi campani non solo hanno modellato la geografia della regione, ma hanno anche influenzato la storia, l’agricoltura e persino l’economia locale. Alcuni, come il Volturno e il Sele, sono stati cruciali per lo sviluppo di antiche civiltà, mentre altri, come il Sarno, hanno affrontato gravi problemi di inquinamento.

Ecco perché conoscere i fiumi della Campania, così come i laghi o le montagne, non significa solo sapere dove scorrono, ma anche capire il loro ruolo nella natura e nell’uomo

I fiumi principali della Campania

La Campania è una regione ricca di paesaggi naturali mozzafiato, e tra le sue meraviglie troviamo numerose cascate nascoste tra boschi, montagne e aree protette. Alcune di queste sono facilmente accessibili e perfette per una gita fuori porta, mentre altre richiedono escursioni più impegnative, ideali per gli amanti del trekking.

Fiume Volturno

Il Volturno è il fiume più lungo del Sud Italia, con i suoi 175 km di lunghezza. Nasce in Molise, attraversa la Campania e sfocia nel Mar Tirreno nei pressi di Castel Volturno.

È sempre stato un fiume strategico, utilizzato fin dall’epoca romana per l’agricoltura e i trasporti. Ancora oggi, il suo corso attraversa paesaggi agricoli fertili, ed è fondamentale per l’approvvigionamento idrico della regione. Tuttavia, negli ultimi decenni ha sofferto di problemi legati all’inquinamento e alla gestione delle acque.

È possibile accedere al fiume Volturno da città come Capua, Castel Volturno, Caiazzo e Amorosi.

Fiume Sele

Il Sele è uno dei fiumi più importanti della Campania per la sua portata e la sua funzione di risorsa idrica primaria. Nasce nei Monti Picentini, in provincia di Avellino, e attraversa la Piana del Sele prima di sfociare nel Mar Tirreno vicino a Paestum.

Il Sele è noto soprattutto per l’Acquedotto Pugliese, che sfrutta le sue acque per rifornire la Puglia. Lungo il suo corso si trovano oasi naturali, tra cui le celebri Sorgenti del Sele, che offrono scenari spettacolari e percorsi per escursionisti.

È possibile accedere al fiume Sele dalle località di Contursi Terme, Eboli, Serre e Capaccio-Paestum.

Fiume Garigliano

Il Garigliano segna il confine naturale tra Campania e Lazio e si forma dalla confluenza di due fiumi: il Gari e il Liri. Lungo il suo corso si trovano aree archeologiche di grande importanza, tra cui i resti della città romana di Minturnae.

Oggi il Garigliano è un fiume di grande interesse per gli amanti della natura e della storia, con percorsi ciclabili e aree naturalistiche lungo le sue rive.

È possibile accedere al fiume Garigliano dalle città di Sessa Aurunca, Minturno e Cellole.

Fiume Ofanto

L’Ofanto è un fiume che nasce in Campania, attraversa la Basilicata e sfocia nel Mar Adriatico, in Puglia. Con i suoi 170 km di lunghezza, è uno dei fiumi più lunghi del Sud Italia.

È stato fondamentale nella storia delle civiltà appenniniche, ed è citato già in epoca romana. Ancora oggi, il suo corso è importante per l’irrigazione delle terre agricole e per la biodiversità dell’area, in particolare nel Parco Regionale del Fiume Ofanto.

È possibile accedere al fiume Ofanto dalle località di Lacedonia, Calitri e Conza della Campania.

Fiume Calore Irpino

Il Calore Irpino è un affluente del Volturno e scorre per circa 108 km tra le province di Avellino e Benevento. È un fiume legato alla tradizione agricola della regione, attraversando vigneti e uliveti che producono alcuni dei vini più famosi della Campania, come il Taurasi.

Il fiume è anche meta di escursionisti e amanti della natura, grazie ai sentieri che ne costeggiano le rive e ai paesaggi collinari in cui scorre.

È possibile accedere al fiume Calore Irpino dalle città di Benevento, Montella, Taurasi e Apice.

Fiume Tanagro

Il Tanagro è il principale affluente del Sele e attraversa la provincia di Salerno. Il suo corso è particolarmente suggestivo perché scorre tra grotte e canyon, come le celebri Grotte di Pertosa-Auletta, uno dei complessi speleologici più affascinanti del Sud Italia.

Il fiume è anche conosciuto per la biodiversità della Valle del Tanagro, un’area di grande valore naturalistico, perfetta per escursioni e attività all’aria aperta.

È possibile accedere al fiume Tanagro da località come Auletta, Polla, Pertosa e Sala Consilina.

Fiume Sarno

Il Sarno, lungo solo 24 km, è tristemente noto come uno dei fiumi più inquinati d’Italia. Nasce nei Monti Lattari e attraversa l’area vesuviana prima di sfociare nel Golfo di Napoli.

In passato, il Sarno era un’importante via d’acqua per l’economia locale, ma lo sviluppo industriale e la mancanza di adeguati sistemi di depurazione lo hanno reso un fiume a rischio ambientale. Oggi sono in corso progetti di bonifica e riqualificazione, con l’obiettivo di restituire al fiume la sua funzione ecologica.

È possibile accedere al fiume Sarno dalle città di Sarno, Scafati, Poggiomarino e Castellammare di Stabia.

Fiume Sabato

Il Fiume Sabato nasce nei Monti Picentini e attraversa le province di Avellino e Benevento, passando per città storiche. Il suo corso è legato a molte leggende sannitiche e romane, oltre ad essere stato un’importante risorsa per le popolazioni locali.

Oggi, il fiume è apprezzato per i suoi paesaggi naturali, che offrono itinerari di trekking e percorsi per il birdwatching.

È possibile accedere al fiume Sabato dalle località di Avellino, Benevento, Montefusco e Atripalda.

Fiume Tammaro

Il Tammaro è un affluente del Calore Irpino e scorre per circa 78 km tra le province di Benevento e Campobasso. Il suo corso attraversa il Sannio, una terra ricca di storia e di borghi antichi.

Il fiume è noto anche per il Lago di Campolattaro, un bacino artificiale che ha trasformato l’area in una meta perfetta per escursioni e attività all’aria aperta.

È possibile accedere al fiume Tammaro dalle città di Benevento, Morcone, Santa Croce del Sannio e Campolattaro.

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