Teatro Romano dell’Anticaglia: Riapre al pubblico il Teatro antico di Neapolis

Nel cuore del centro storico di Napoli, tra i suggestivi vicoli della città greco-romana, si nasconde un capolavoro archeologico di straordinaria importanza: il Teatro Antico di Neapolis, conosciuto anche come Teatro Romano dell’Anticaglia. Costruito nel I secolo a.C., questo sito rappresenta una delle testimonianze più affascinanti della Napoli imperiale, ancora oggi inglobata nel tessuto urbano moderno. Dopo anni di chiusura e abbandono, il teatro è stato finalmente restituito alla collettività grazie a un progetto di valorizzazione promosso dal Comune di Napoli. Le recenti aperture straordinarie offrono l’occasione di esplorare uno dei luoghi più ricchi di storia della città, spesso sconosciuto anche agli stessi napoletani. Questo articolo ti guiderà alla scoperta delle origini del teatro, del suo passato recente, delle nuove visite guidate gratuite al Teatro di Neapolis e di tutte le informazioni utili su come raggiungerlo.

Indice

Le origini del Teatro Antico di Neapolis: dalle radici greche all’epoca romana

Il Teatro Antico di Neapolis, oggi noto anche come Teatro Romano dell’Anticaglia, affonda le sue radici nella Napoli greca del IV secolo a.C., quando il sito ospitava una primitiva struttura destinata a spettacoli pubblici. Fu però durante il I secolo a.C., in piena epoca romana, che l’area venne monumentalizzata con la costruzione di un teatro stabile e capiente, realizzato secondo i canoni architettonici dell’epoca. Con una capienza stimata di oltre 5.000 spettatori, la struttura rappresentava un importante punto di riferimento per la vita culturale e sociale della Neapolis romana.

Le fonti storiche raccontano che l’imperatore Nerone si esibì proprio su queste scene durante una visita in città, tanto da spingere gli spettatori a rimanere anche durante un terremoto, evento che venne interpretato come un segno favorevole degli dèi. Il teatro fu costruito sfruttando il naturale declivio del terreno, come tipico delle strutture greco-romane, e l’orientamento delle gradinate (cavea) garantiva un’acustica eccellente. Le sue dimensioni e l’importanza attribuita agli spettacoli ne fanno oggi uno dei simboli della fusione culturale tra mondo greco e romano nel territorio di Napoli.

Storia recente del Teatro Romano dell’Anticaglia: tra oblio, riscoperta e valorizzazione

Per secoli, il Teatro Romano dell’Anticaglia è rimasto nascosto agli occhi dei cittadini, inglobato nel cuore pulsante del centro storico di Napoli. Dopo il declino dell’Impero romano, molte delle strutture dell’antico teatro vennero progressivamente abbandonate, crollarono o furono riutilizzate per altri scopi: cantine, stalle, perfino abitazioni costruite direttamente sopra le antiche gradinate. Il teatro, letteralmente scomparso sotto il tessuto urbano, fu riscoperto in maniera frammentaria già nel XIX secolo, ma fu solo grazie agli scavi archeologici avviati a partire dal 1997 che vennero riportate alla luce porzioni significative della cavea e dei corridoi sotterranei (criptae).

A partire dal 2003, il Comune di Napoli, insieme alla Soprintendenza Archeologica e ad associazioni culturali, ha avviato un progetto di restauro e valorizzazione del Teatro di Neapolis. Questi interventi hanno permesso di aprire parzialmente il sito al pubblico in occasioni speciali, trasformandolo in un emblema del recupero del patrimonio sommerso della città. Oggi, grazie anche al coinvolgimento di archeologi e guide specializzate, il teatro è al centro di un rilancio culturale che lo restituisce finalmente alla collettività, valorizzandone il ruolo storico e artistico.

Riapertura del Teatro di Neapolis: visite guidate gratuite da maggio a luglio 2025

A partire dal 10 maggio 2025 e fino al 26 luglio 2025, il Teatro Antico di Neapolis sarà nuovamente aperto al pubblico grazie all’iniziativa “Il Teatro tra le Mura”, promossa dal Comune di Napoli. Questo progetto rappresenta un’occasione straordinaria per cittadini e turisti di scoprire, o riscoprire, uno dei luoghi più affascinanti e poco conosciuti del patrimonio archeologico napoletano. Le visite guidate gratuite si terranno ogni sabato mattina, con turni ogni ora dalle 9:00 alle 13:00 e una durata complessiva di circa 45-50 minuti.

Le visite sono curate da archeologi professionisti della società Apoikia, in collaborazione con l’impresa Samoa, e permettono ai partecipanti di esplorare gli spazi principali del teatro, tra cui parte della cavea, le strutture romane sopravvissute e i percorsi sotterranei. La prenotazione è obbligatoria tramite la piattaforma Eventbrite, mentre per partecipare è consigliato indossare scarpe comode, poiché il percorso include superfici irregolari e non del tutto accessibili. Le visite sono aperte ai maggiori di 10 anni. Questa riapertura straordinaria del Teatro Romano dell’Anticaglia segna un ulteriore passo verso la fruizione pubblica di un sito finora riservato a occasioni speciali.

Dove si trova il Teatro Antico di Neapolis e come raggiungerlo

Il Teatro Antico di Neapolis, noto anche come Teatro Romano dell’Anticaglia, è situato nel cuore del centro storico di Napoli, all’interno dell’area compresa tra via Anticaglia, via San Paolo e vico Giganti. L’ingresso principale per le visite si trova in via San Paolo 4, a pochi passi dalla Basilica di San Paolo Maggiore e da via dei Tribunali, una delle arterie principali del decumano superiore. La sua posizione centrale lo rende facilmente accessibile sia a piedi che con i mezzi pubblici.

Per chi arriva in metropolitana, la fermata più vicina è Dante (Linea 1), situata a circa 10 minuti a piedi dal sito. In alternativa, si può scendere a Museo (Linea 1) o a Piazza Cavour (Linea 2), entrambe ben collegate al centro. Per chi si sposta in autobus, le linee che percorrono via Pessina e via Foria garantiscono un collegamento frequente con la zona. Non è consigliabile raggiungere il sito in auto, vista la ZTL del centro storico e la carenza di parcheggi. Visitare il Teatro Romano dell’Anticaglia diventa così anche un’occasione per passeggiare tra i vicoli più suggestivi di Napoli e scoprire altri luoghi d’interesse storico e culturale.

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