In questo articolo vedremo quali sono i piatti tipici pasquali napoletani da non perdere, tra ricette tradizionali e simbolismi antichi che rendono la tavola di Napoli unica nel suo genere.

18 Settembre 2025
In questo articolo vedremo quali sono i piatti tipici pasquali napoletani da non perdere, tra ricette tradizionali e simbolismi antichi che rendono la tavola di Napoli unica nel suo genere.
La Pasqua a Napoli è molto più di una semplice ricorrenza religiosa: è un momento di profonda devozione, ma anche di convivialità, folklore e tavole imbandite. Le strade si riempiono di colori e profumi, le chiese si animano con riti antichi e le famiglie si ritrovano attorno a piatti che raccontano secoli di storia e cultura gastronomica.
Dal Giovedì Santo con la tradizione delle “sepulture”, fino alla solenne processione del Venerdì Santo, la città si trasforma in un palcoscenico di emozioni. Ma è la domenica di Pasqua a rappresentare il cuore pulsante della festa, quando i napoletani celebrano la resurrezione con pranzi ricchi e saporiti, che uniscono ingredienti semplici e tecniche antiche. Le cucine si riempiono di profumi avvolgenti: dal forno escono dolci iconici come la pastiera, e dai tavoli non manca mai il casatiello, simbolo di abbondanza.
E poi c’è la Pasquetta, o Lunedì dell’Angelo, giornata dedicata alle gite fuori porta, ai picnic nei parchi e alle scampagnate con amici e parenti. Anche in questa occasione, il cibo resta protagonista: le prelibatezze avanzate dal giorno prima si trasformano in cestini rustici, pronti da condividere all’aria aperta. Scopri dove fare pasquetta in Campania.
Durante il periodo pasquale, la cucina napoletana offre un vero e proprio viaggio tra sapori antichi e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Ogni piatto racconta qualcosa della cultura partenopea: l’ospitalità, l’amore per la famiglia e il gusto per il buon cibo. Scopriamo insieme i piatti tipici pasquali napoletani da assaggiare assolutamente.
Il casatiello napoletano è forse il simbolo più iconico della Pasqua a Napoli. Si tratta di un pane rustico, soffice e saporito, preparato con strutto, salumi, formaggi e uova intere incastonate nell’impasto. Il nome deriva da “caso”, che in dialetto significa formaggio, uno degli ingredienti principali di questa delizia.
Tradizionalmente preparato il Sabato Santo, il casatiello viene consumato durante la colazione di Pasqua o portato in gita a Pasquetta. È un piatto ricco, che rappresenta l’abbondanza e la rinascita, con la sua forma circolare e le uova simbolo di nuova vita.
La pastiera napoletana è il dolce pasquale per eccellenza. Preparata con grano cotto, ricotta, zucchero, uova, canditi e profumata con acqua di fiori d’arancio, questa torta ha un sapore unico e inconfondibile. Ogni famiglia ha la sua ricetta segreta, e spesso la pastiera viene preparata con largo anticipo per permettere ai sapori di amalgamarsi al meglio.
Nata nei conventi e diffusasi in tutte le case napoletane, la pastiera rappresenta la fusione perfetta tra il sacro e il profano, tra la primavera che rinasce e la spiritualità della Pasqua.
A Napoli, la zuppa di cozze non è un piatto qualunque: è un rito che si celebra il Giovedì Santo, giorno in cui si osserva la tradizione del “magro”, ovvero l’astensione dalle carni. Ma i napoletani hanno saputo trasformare anche questa regola in una celebrazione del gusto.
La zuppa è composta da cozze fresche, polpo, maruzzielli (lumachine di mare) e spesso servita con una base piccante a base di olio, aglio, pomodoro e peperoncino. Il tutto viene versato su fette di pane raffermo che assorbono il condimento saporito. Ogni famiglia ha la sua versione, più o meno piccante, ma sempre ricca di sapore e tradizione.
La fellata è l’antipasto immancabile della colazione pasquale a Napoli. Si tratta di un piatto semplice ma sostanzioso, composto da salumi tipici come il capocollo e la soppressata, formaggi stagionati (come il pecorino) e uova sode. A completare il tutto, spesso ci sono olive nere di Gaeta e fette di pane fresco o, meglio ancora, un pezzo di casatiello.
Questo antipasto ha una forte valenza simbolica: rappresenta la fine del digiuno quaresimale e l’inizio della festa, un ritorno all’abbondanza e alla convivialità. Nella fellata si ritrova tutta la gioia del mangiare insieme, senza fretta.
L’agnello al forno con patate è uno dei secondi piatti tradizionali della Pasqua napoletana, e ha una forte valenza simbolica. L’agnello è infatti il simbolo del sacrificio e della rinascita, ed è presente sulle tavole festive fin dall’antichità.
A Napoli, viene arrostito lentamente in forno, insaporito con rosmarino, aglio e pepe, e accompagnato da patate dorate che assorbono il sugo della carne, diventando irresistibili. Alcune varianti prevedono l’aggiunta di piselli freschi o carciofi, ma la versione più classica resta la più amata.