Ciò che rende Amelia un personaggio unico è il suo legame con Napoli, città da cui proviene e che ha influenzato la sua caratterizzazione fin dalle origini.

3 Ottobre 2025
Ciò che rende Amelia un personaggio unico è il suo legame con Napoli, città da cui proviene e che ha influenzato la sua caratterizzazione fin dalle origini.
Amelia è conosciuta nel mondo Disney come la “strega napoletana”, un appellativo che ne sottolinea sia le origini che il suo stile particolare. A differenza di altre streghe della cultura popolare, il suo fascino risiede nella sua combinazione di eleganza, astuzia e magia, che la rendono un’antagonista raffinata e spesso irresistibilmente simpatica.
Amelia la Fattucchiera nasce nel 1961 dalla mente del leggendario fumettista Carl Barks, considerato il padre di molti personaggi iconici del mondo Disney. La sua prima apparizione avviene nella storia “The Midas Touch” (“Zio Paperone e la fattucchiera”), pubblicata sul numero 36 di Uncle Scrooge. Fin dall’inizio, il personaggio si distingue per la sua determinazione nel tentativo di rubare la Numero Uno di Paperone, convinta che fondendola in un amuleto potrebbe ottenere un potere immenso.
Negli anni successivi, Amelia compare in altre nove storie di Barks, tra cui una pubblicata dopo il suo pensionamento. Tuttavia, non sempre il suo obiettivo è la moneta fortunata di Paperone: in due storie, “Isle of Golden Geese” e “Rug Riders in the Sky”, il suo ruolo si sposta dal furto della Numero Uno a quello di un’antagonista generica. In questi casi, Amelia si scontra con Paperone e i nipoti per impadronirsi di oggetti altrettanto preziosi, come uova d’oro e un tappeto volante.
Negli Stati Uniti, Amelia non ha avuto un grande numero di apparizioni nelle storie a fumetti pubblicate dalla Western Publishing. Tuttavia, a partire dal 1965, lo Studio Disney iniziò a produrre numerose storie brevi destinate ai lettori europei e sudamericani. In queste storie, il personaggio venne spesso accostato a un’altra celebre strega Disney: Maga Magò (Mad Madam Mim), la storica antagonista di La spada nella roccia (1963).
Durante questo periodo, furono introdotti nuovi personaggi ricorrenti, tra cui:
Questi nuovi elementi contribuirono a dare maggiore profondità al personaggio e a renderlo ancora più iconico nei fumetti Disney internazionali, specialmente in Italia, dove Amelia divenne una delle antagoniste più amate di Paperone.
La sua dimora è una piccola casetta di legno alle pendici del Vesuvio, un luogo che richiama l’immaginario delle streghe e della magia, mescolato con la mitologia partenopea e le leggende sul vulcano. Tuttavia, nella serie animata DuckTales – Avventure di paperi, la sua abitazione è collocata su una sperduta isola vulcanica, la cui forma ricorda il suo volto, conferendole un’aura ancora più minacciosa e leggendaria.
Curiosamente, pur essendo legata al Vesuvio, in alcune storie a fumetti viene indicata come una strega oceanica piuttosto che vulcanica, come raccontato nella storia “Amelia e le sette streghe vulcaniche”, dove si fa riferimento al fatto che la sua magia sia più affine agli elementi dell’acqua che a quelli del fuoco e della lava.
Nei numerosi tentativi di rubare la Numero Uno di Paperone, Amelia sfrutta ogni tipo di magia, spesso combinandola con strategie ingegnose e tecnologia avanzata. Questo dettaglio la distingue dalle classiche streghe legate unicamente all’uso di pozioni e incantesimi: la sua intelligenza e la sua capacità di innovare la rendono un’avversaria imprevedibile.
I suoi piani variano di storia in storia: a volte cerca di pietrificare Paperone, altre di ipnotizzarlo o trasformarlo in una creatura innocua, mentre in altre occasioni fa uso di gadget e macchine futuristiche per scassinare il deposito o infiltrarsi senza farsi scoprire. Tuttavia, nonostante la sua grande abilità, Paperone e i suoi nipoti riescono sempre a sventare i suoi piani, spesso con esiti comici e rocamboleschi.
Per gli appassionati di storie e leggende, esiste un luogo reale dove poter entrare nel mondo di Amelia. Lungo il Sentiero della Riserva Tirone, che collega la Strada Provinciale Vesuvio con la Strada Matrone di Trecase, è possibile visitare una ricostruzione della casa della fattucchiera.
La struttura, situata all’interno di una casamatta della Seconda Guerra Mondiale (un’antica postazione antiaerea a 500 metri di altezza), ospita sagome tridimensionali dei suoi oggetti più iconici:
Questa rappresentazione è solo uno dei tanti intrecci tra mito e realtà che rendono Napoli e il Vesuvio luoghi ricchi di magia e mistero. La storia di Amelia si mescola perfettamente con le tradizioni partenopee, confermando ancora una volta come la città sia una fonte inesauribile di racconti leggendari.