Il Carnevale ad Avellino e nei suoi dintorni è un mosaico di tradizioni che variano da borgo a borgo, rendendo questa festività un’esperienza unica nel suo genere. Dalle maschere popolari alle danze sfrenate, ogni comune irpino ha il suo modo di celebrare il Carnevale, mantenendo vive usanze che si tramandano da secoli.
La Zeza di Bellizzi Irpino: Il Teatro Popolare del Carnevale
Uno degli eventi più rappresentativi del Carnevale avellinese è senza dubbio la Zeza di Bellizzi Irpino, una rappresentazione teatrale che fonde recitazione, musica e danza. Questa tradizione, nata nel Settecento, racconta in chiave ironica la storia del matrimonio tra Porzia, figlia di Zeza e Pulcinella, e il giovane medico Don Zenobio. La particolarità di questa farsa è che i ruoli femminili vengono interpretati da uomini, in un chiaro rimando agli antichi spettacoli della Commedia dell’Arte.
L’evento si svolge lungo le strade del paese, accompagnato da una banda musicale e da spettatori che si lasciano coinvolgere nella rappresentazione. Oltre all’aspetto folkloristico, la Zeza è un’importante occasione di socialità e condivisione, in cui la comunità si riunisce per festeggiare e preservare una tradizione storica.
Il Carnevale di Montemarano e la Tarantella Irpina
Il Carnevale di Montemarano è uno degli appuntamenti più attesi della provincia di Avellino, famoso per la sua inconfondibile tarantella. La musica è il cuore pulsante di questa celebrazione: le vie del borgo si riempiono di danzatori che, al ritmo frenetico della tarantella montemaranese, creano un’atmosfera di gioiosa follia collettiva.
Un altro momento clou è il cosiddetto “Carnevale Morto”, un rito che segna la fine dei festeggiamenti. Un corteo funebre in maschera accompagna simbolicamente il Carnevale alla sua “sepoltura”, rappresentando il passaggio alla Quaresima. Questa tradizione, seppur ironica e teatrale, conserva un significato profondo legato al ciclo della vita e al rinnovamento.
Il Carnevale di Castelvetere sul Calore: Carri Allegorici e Antiche Tradizioni
Il Carnevale di Castelvetere sul Calore è tra i più antichi d’Italia, con una storia che risale al 1683. A differenza di altre manifestazioni irpine, qui protagonisti sono i carri allegorici, realizzati con grande maestria dagli abitanti del borgo. Ogni carro racconta un tema specifico, spesso in chiave satirica, e sfila lungo le strade del paese accompagnato da maschere e costumi colorati.
Un elemento distintivo di questo Carnevale è il “Funerale del Carnevale”, un’antica cerimonia propiziatoria che si svolge l’ultimo giorno di festa. La celebrazione si conclude con un grande falò, simbolo della chiusura del Carnevale e dell’arrivo di un nuovo ciclo.
Altri Carnevali Irpini da Non Perdere
Oltre ai grandi eventi, l’Irpinia ospita numerosi altri Carnevali locali, ognuno con le sue peculiarità:
- A Teora, si svolge la tradizione de “Lì Squacqualacchiun”, figure mascherate che si aggirano per il paese spaventando e divertendo gli abitanti.
- A Capriglia Irpina, si mantiene viva la tradizione della Zeza con una versione locale della rappresentazione.
- A Lauro, il Carnevale è caratterizzato da spettacoli di strada e eventi dedicati ai più piccoli.
Ogni borgo irpino regala un’esperienza diversa, ma tutti hanno in comune la voglia di celebrare la vita, la comunità e le proprie radici attraverso il Carnevale.